Ritratto di Paolo III con nipoti è un’opera conservata al Museo e Real Bosco Capodimonte di Napoli. Fu ereditata assieme a gran parte della collezione Farnese e arrivò poi nelle mani di Carlo di Borbone. Fu quest’ultimo a portare tutta la raccolta farnesiana a Napoli nel 1734.
Il Ritratto di Paolo III
Tiziano è passato alla storia come uno dei più importanti esponenti della scuola veneziana.
Il Ritratto di Paolo III con nipoti è un’opera eseguita in concomitanza con l’incontro che Paolo III ebbe con il re Carlo V d’Asburgo a Ferrara nel 1543.
I personaggi
I personaggi del dipinto sono ritratti su di un fondo scuro, tagliato trasversalmente da un tendaggio rosso. Si tratta di Paolo III e i suoi nipoti, il cardinale Alessandro e Ottavio, figli di Pier Luigi.
Tiziano realizza i tre uomini, ponendo particolare attenzione al loro aspetto fisico e traduce ogni gesto in uno stato d’animo tanto da essere ritenuto uno dei più straordinari dipinti sulla ritrattistica di tutti i tempi.
Il contesto storico
Annoverato tra i capolavori più celebri del pittore veneziano, il dipinto fu realizzato in un contesto storico delicato e particolare, animato da sospetti e congiure, timori e diffidenze che rendevano cupe le atmosfere di casa Farnese.
Particolarmente significativo è l’uso che Tiziano fa del colore rosso, che modula in tre tonalità diverse tra la veste del papa, quella da cardinale di suo nipote e del tendaggio.
Tiziano e il papato
Questo capolavoro di Tiziano è un’ulteriore prova di come egli potesse rivendicare il suo ruolo e la sua arte presso la casa papale.
Negli anni successivi, furono infatti eseguiti in successione altri celebri ritratti della nobile famiglia: il Ritratto di Pier Luigi Farnese, il Ritratto di Paolo III con i nipoti Alessandro e Ottavio Farnese, il Ritratto di Paolo III con il camauro ed il Ritratto del cardinale Alessandro Farnese.