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Il Giardino Magico di Paul Klee

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Il Giardino Magico, in tedesco Zaubergarten, è un’opera di Paul Klee realizzata nel Marzo del 1926 e oggi conservato alla Peggy Guggenheim Collection di Venezia.

Di seguito proponiamo un approfondimento sull’ opera e l’artista, ma se ti interessa approfondire le altre opere in collezione al Guggenheim, clicca qui!

Paul Klee

Paul Klee nasce in un piccolissimo paese, nel comune di Berna, il 18 Dicembre del 1879.

È storicamente riconosciuto come uno dei più importanti artisti del novecento, per alcuni tratti addirittura rivoluzionario tanto da non poter essere inquadrato in nessuna corrente artistica specifica.

Dipinse moltissimo grazie ad una potente ispirazione e ad un’inesauribile furia creatrice che non lo abbandonarono mai.

Morì il 29 Giugno del 1940.

Paul Klee e la musica nell’arte

Klee, che in vita fu anche un eccellente violinista, dedicò alla sua passione per la musica studi approfonditi che gli furono utili anche nei suoi esperimenti in pittura.

Secondo l’artista, possono essere applicate le ricchezze della musica ad altre forme di espressione ed esiste un legame strutturale tra musica e pittura pur mantenendo entrambe caratteristiche proprie.
Klee insiste in particolare sul fenomeno della composizione, ovvero della combinazione di diversi elementi tra loro.

Molti dei suoi dipinti presentano un titolo ispirato alla musica.

Ulteriore prova del legame tra Klee e la musica è il fatto che riprenda il principio di deduzione di Bach e lo applichi nell’arte: da elementi semplici nascono forme complesse.

Paul Klee. Ph. Maxxi
Paul Klee. Ph. Maxxi

Il Giardino Magico

Il 1926 è l’anno in cui l’artista riprende l’insegnamento al Bauhaus nella città tedesca di Dessau.

Durante il periodo del Bauhaus articola il suo insegnamento su un complesso programma teorico che trova una semplificazione nella sua opera pittorica e grafica.

Il Giardino Magico Paul Klee - Peggy Guggenheim Venezia
Il Giardino Magico Paul Klee – Peggy Guggenheim Venezia

Sulla base di scrupolosi studi, teorie e pratiche artistiche rivelano le analogie tra le proprietà delle diverse forme: naturali, create dall’uomo, geometriche. Lo studio delle piante e dei loro processi di crescita si ritrova tanto negli appunti di Klee quanto in dipinti e disegni.

In questo stesso periodo, Klee si interessa anche all’ architettura.

La superficie che Klee crea con il materiale nel Giardino Magico evoca l’immagine di una sostanza primordiale consumata e lavorata dalla sua stessa storia.

Nel Giardino Magico c’è quella che potrebbe essere definita come un’eruzione cosmica che sembra catapultare in superficie forme in relazione morfologica, ma appartenenti a generi diversi.

Sebbene le leggi di gravità siano assenti, ciascuna di queste forme occupa nel nuovo universo un proprio spazio definito ed è fissa e mobile al tempo stesso, come le orbite dei pianeti o i nuclei delle cellule.

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