Anish Kapoor è tra gli interpreti contemporanei più famosi e acclamati dei giorni nostri.
Kapoor nasce in India nel 1954, ma a diciannove anni si trasferisce in Inghilterra dove inizia a studiare arte.
Sviluppa così i temi portanti nel suo percorso artistico: l’androgino, la dicotomia femminile-maschile, la sessualità, la scultura in sintonia con alcune ricerche degli anni sessanta, come l’arte povera o il lavoro di Joseph Beuys.
Le opere di Kapoor oggi sono esposte nei principali musei del mondo e non solo, sono collocate anche in moltissime città, all’aperto, a disposizione di chiunque.
La ricerca artistica
Anish Kapoor lavora con i pigmenti attinti dalla tradizione decorativa indiana, con le pietre o le grandi strutture concave, con le sue sculture di metallo specchiante, tra solidità e trasparenza, tra geometrico ed organico, tra pieno e vuoto, ridefinendo ed ampliando il concetto di scultura nell’arte.
La ricerca artistica di Kapoor quindi intensifica ed approfondisce le relazioni binarie, le energie opposte, le antitesi che costituiscono il mondo visibile ed il pensiero astratto attraverso una visione che unisce forze e dinamiche opposte.
Dark Brother
Dark Brother è un’opera di Kapoor realizzata nel 2005 esposta al museo Madre di Napoli.
Nell’incavo sul pavimento, Kapoor guida lo sguardo dello spettatore verso l’infinito e verso le viscere della terra. Anche in questo caso, sono sempre gli opposti i protagonisti.
Che si tratti di luce ed ombra, negativo e positivo, maschile e femminile, materiale ed immateriale, interno ed esterno, pieno e vuoto, concavo e convesso, lucido ed opaco, liscio e ruvido, naturale ed artificiale, rigido e morbido, solido e liquido, attivo e inerte, ordine e disordine, sono sempre caratteristiche dell’universo umano.
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