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Rosario Oliva : incontro tra figurativismo e astrazione 

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La mostra personale di Rosario Oliva è visitabile presso il Museo Benedetto Robazza di Rocca Priora fino all’11 Giugno 2022.

Rosario Oliva : l’artista

Rosario Oliva nasce nel 1965 a Napoli. Qui frequenta l’istituto d’arte e poi si iscrive allo IED di Roma, specializzandosi nel settore illustrativo. 

A Roma, inizia a lavorare come illustratore per conto delle principali agenzie pubblicitarie. Dal 1997 inizia a dedicarsi al digitale nelle sue molteplici forme. Attualmente è direttore di Pixelheads e insegnante al NABA.  

Recentemente ha sentito il bisogno di sporcarsi di nuovo le mani con i colori: è così che ha ricominciato a dipingere.

Nasce così l’esposizione “Rosario Oliva : incontro tra figurativismo e astrazione, articolata in due sezioni distinte dove si possono ammirare dipinti su tela, oli su tavola e disegni, risultato della libera divagazione pittorica dell’artista attraverso ritratti, paesaggi e “immagini di contemporaneità”.

Le “immagini di contemporaneità”: la società e i social network

Nella prima sezione della mostra personale di Rosario Oliva, allestita nella sala principale del Museo Benedetto Robazza, si possono ammirare i dipinti legati ai social network. Qui sono raccolte tutte quelle opere che rappresentano la società contemporanea come schiava e succube degli strumenti digitali e social, che Oliva sembra dipingere quasi come fossero istantanee fotografiche, “immagini di contemporaneità”. 

Queste sono al centro del lavoro artistico di Rosario Oliva: i personaggi appaiono come presenze confuse. In fondo, non sono persone reali ma simboli dell’intera società la cui identità viene offuscata dagli strumenti che hanno in mano. Della loro identità umana non è rimasto niente, sono dipinti nudi sia nell’aspetto che nell’anima. 

Hanno solo uno smartphone, dal quale ricevono notifiche. Nient’altro. 

Rosario Oliva, Connections
Rosario Oliva, Connections, 2021, tempera su carta

Ritratti e paesaggi: tra caratterizzazione ed evanescenza

La seconda sezione della mostra è dedicata ai ritratti e ai paesaggi.

I ritratti, si collocano come l’esatto opposto delle immagini di contemporaneità.

Se queste erano offuscate, i ritratti al contrario sono ben definiti. Realizzati sia in acrilico e in olio su tela che in carboncino su foglio, ricordano per tecnica – specie nelle pennellate – l’arte di Toulouse-Lautrec.

 

Rosario Oliva, Luca e Michela, 2021
Rosario Oliva, Luca e Michela, 2021, tempera su carta

I paesaggi, si collocano a metà rispetto ai lavori precedenti.

Rosario Oliva dipinge sia scene ben definite su grandi tele che panorami più accennati e abbozzati su tele più piccole.

La caratteristica peculiare dei paesaggi è sicuramente l’uso eccessivo di pittura da parte dell’artista a simulare uno sgocciolamento sul bordo inferiore della tela. 

I più appassionati d’arte potranno trovare un richiamo all’arte di Jackson Pollock, artista americano famoso proprio per quest’uso particolare del colore.

Rosario Oliva in alcuni dei suoi paesaggi, grazie a questo sgocciolamento esasperato, vuole simulare un effetto di incompletezza dell’opera così da lasciare a chi guarda la libertà di terminare l’opera nella propria mente. 

Rosario Oliva, White Spring, 2021
Rosario Oliva, White Spring, 2021, tempera su carta

La mostra personale di Rosario Oliva presso il Museo Benedetto Robazza è un’occasione imperdibile per approfondire e conoscere meglio l’arte dell’artista partenopeo. 

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