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Anish Kapoor : grande retrospettiva a Venezia

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Artsupp

Anish Kapoor è alle Gallerie dell’Accademia di Venezia con la sua mostra personale, Anish Kapoor, fino al 9 Ottobre 2022. 

Il legame tra Kapoor e la città lagunare è sempre stato forte, tanto che l’artista ha deciso di aprirvi la sua Fondazione presso Palazzo Manfrin, nel sestiere di Cannaregio

La mostra, divisa tra gli spazi delle Gallerie dell’Accademia di Venezia e lo stesso Palazzo Manfrin è curata niente meno che da Taco Dibbits, Direttore del Rijksmuseum di Amsterdam

Anish Kapoor : materiali, colori e temi

Anish Kapoor è un’artista poliedrico, utilizza materiali come marmo, legno, granito, calcare o gesso. Le sue opere sono caratterizzare da oggetti geometrici o bioforme in cui sono presenti colori vivacissimi – omaggio alla cultura indiana – e superfici specchiate che riflettono o, al contrario, assorbono la luce. 

Symphony for a Beloved Sun, Anish Kapoor, 2013, Acciaio inossidabile, cera, nastri trasportatori

I colori prediletti dell’artista vanno dal blu, tradizionalmente associato all’esoterismo e alle religioni, passando al rosso che è per antonomasia violenza e irruenza, avvicinandosi in termini di forza al nero

Nero che per Kapoor, al contrario dell’arte rinascimentale in cui era un mezzo per esaltare la luce, conduce al buio

Non a caso all’interno della mostra, allestita come una grande retrospettiva della carriera dell’artista indiano, sono esposte tutte le sue opere più rappresentative fino ad arrivare a quelle realizzate con il così detto Kapoor Black, materiale creato tramite nanotecnologia in grado di assorbire circa il 99,9% della luce.

Descent into Limbo, Anish Kapoor, 1992 – 2016,  Tecnica mista e pigmenti

Un’altro dei temi preponderanti nella ricerca artistica di Kapoor è sicuramente quello della pelle, che può essere rappresentata o dalle superfici specchiate o anche da materiali diversi, inseriti in una tensostruttura e poi lacerati.

Tra le opere esposte in mostra, Shooting Into the Corner e Pregnant White Within Me. 

La prima consiste in un cannone, realizzato da Kapoor in collaborazione con degli ingegneri, che spara veri e propri proiettili con della cera rossa dal peso di 11 chili ognuno. 

Il risultato? Un scenario apocalittico. 

Shooting Into the Corner, puntato direttamente sull’entrata da cui si accede, è subito visibile al visitatore.

L’ opera, considerando il periodo storico attuale e la guerra in Ucraina, può essere facilmente letta come rimando ad essa nonostante non vi sia alcun legame esplicito. 

È un’opera questa che gioca sulla tensione, sulla forte aggressività dei proiettili e sul silenzio che procede lo sparo e l’impatto. 

Shooting Into the Corner, Anish Kapoor , 2008 – 2009, Tecnica mista

Pregnant White Within Me è invece di più recente realizzazione. 

È un’opera che per potenza visiva merita di essere ammirata dal vivo: si tratta di un rigonfiamento bianco nella parete che ne dilata le forme e lo spazio. 

Anish Kapoor alle Gallerie dell’Accademia è l’insieme perfetto di forme geometriche, colori, superfici e materie innovative e ricercate in una cornice antica, affascinante e ordinata. 

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