La Tempesta è un’opera di Giorgione, realizzata presumibilmente tra il 1500 e il 1510, secondo la maggioranza degli studiosi potrebbe risalire agli anni 1502-1503.
La tela si trova oggi alle Gallerie dell’Accademia di Venezia.
La Tempesta è forse una delle opere più misteriose del pittore veneto che, ancora oggi, si distingue per essere stato egli stesso una delle figure più enigmatiche della storia dell’arte.
L’opera viene per antonomasia definita come il primo paesaggio della storia dell’arte occidentale, non tenendo però conto dei disegni di Leonardo o Dürer.
Ma chi è il protagonista del dipinto?
Non è detto sia il paesaggio.
Qui infatti compaiono tre figure in primo piano: un uomo appoggiato ad un asta e una donna con un bambino.
Tutti alludono ad un significato allegorico o filosofico che potrebbe essere il reale soggetto della tela e che non è ancora stato spiegato in maniera convincente dagli studiosi.
Il dipinto potrebbe addirittura racchiudere delle immagini “senza soggetto”, nate dalla fantasia dell’autore senza suggerimenti esterni, quali espressioni dello stato d’animo.
I personaggi e lo stile
Tornando ai personaggi in primo piano, sulla destra, c’è una donna seminuda che allatta un bambino, mentre a sinistra un uomo in piedi li guarda, appoggiato a un’asta. Potrebbe trattarsi di un soldato.
I personaggi non interagiscono tra loro, divisi anche da un piccolo ruscello.
Sullo sfondo, invece, si nota un fiume che costeggia una città passando sotto un ponte, che sta per essere investito da un temporale, annunciato da un fulmine che squarcia il cielo già invaso dalle nuvole scure.
Da un punto di vista stilistico ne “La Tempesta”, Giorgione rinunciò alla minuzia descrittiva dei primi dipinti per arrivare a un impasto cromatico più ricco e sfumato, memore della prospettiva aerea di Leonardo, delle suggestioni nordiche, della scuola danubiana.
