Il Fortepiano dei Conti: un restauro per svelare i suoi misteri

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Palazzo Coronini Cronberg è una dimora storica nella città di Gorizia, sede della Fondazione Palazzo Coronini Cronberg dal 1990. 

La Fondazione nasce per volere dell’ultimo esponente della famiglia, il conte Guglielmo Coronini Cronberg, con lo scopo di aprire il suo considerevole patrimonio a tutta la città.

Palazzo Coronini Cronberg

Palazzo Coronini Cronberg venne probabilmente edificato tra il 1593 e il 1598, nonostante non ci siano dei riferimenti certi riguardanti le date. 

Il progetto della residenza, commissionata da Carlo Zengraf, segretario degli Stati Provinciali per conto della Casa d’Austria, viene attribuito all’architetto Giulio Baldigara.

Il 7 ottobre 1820, il Palazzo venne acquistato dal conte Michele Coronini Cronberg che lo ristrutturò ampliandone notevolmente gli spazi. 

Solo moltissimi anni dopo, successivamente alla fine della seconda guerra mondiale, il conte Guglielmo iniziò a considerare l’idea di destinare a museo la residenza di famiglia.

Il progetto prese forma, come era nelle sue volontà, dopo la sua morte, avvenuta a Vienna il 13 settembre 1990.

Il Fortepiano dei Conti, una storia affascinante

Di recente la Fondazione ha lanciato sul proprio profilo Artsupp.com, un progetto di raccolta fondi finalizzato al restauro di un pezzo estremamente affascinante incluso nella collezione : un fortepiano settecentesco, dalla provenienza ignota ma che porta con se delle ipotesi estremamente suggestive sulla sua storia.

Il Fortepiano dei Conti

In base alla forma, l’estensione e le dimensioni lo si potrebbe accostare a quelli realizzati da Anton Walter, Andreas Stein e Michael Weis, principali costruttori di tali strumenti in ambito tedesco e austriaco. 

Il fortepiano, inoltre, somiglia a quello raffigurato nel ritratto di Charlotte Cobenzl, esposto in una delle sale del Palazzo. La famiglia Cobenzl era imparentata con i Coronini e alla morte senza discendenti diretti del loro ultimo esponente, Giovanni Luigi, tutti i beni furono ereditati proprio da Michele Coronini Cronberg.

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Ad aumentare il fascino dello strumento, va ricordato che Charlotte fu una delle prime allieve di Mozart ed il suo salotto frequentato da artisti, musicisti e letterati, era assai noto nell’alta società di Vienna. 

Potrebbe essere quindi plausibile che il Fortepiano provenga dai beni della famiglia Cobenzl.

Ritratto di Charlotte Cobenzl

Il restauro, a cui tutti i cittadini di Gorizia e non solo possono contribuire in maniera concreta, è l’unico modo per risolvere questo e tutti gli altri misteri che lo avvolgono, recuperandone anche l’enorme valore storico e culturale, oltre che musicologico. 

Ogni contributo ricevuto sarà fondamentale per la riparazione e il suo consolidamento così da riportarlo al suo antico splendore e far sì che anche le generazioni future possano apprezzare la sua storia e la sua musica. 

Una collezione inestimabile

La famiglia Coronini è stata una delle famiglie nobili più antiche ed influenti in città e non a caso contribuì significativamente allo sviluppo delle arti, della letteratura e anche della musica. 

Il Conte Guglielmo, in particolare, da sempre appassionato di storia dell’arte, viaggiò per l’Italia e per l’Europa, acquistando diversi oggetti d’arte che oggi costituiscono la collezione del Palazzo. 

Il restauro del Fortepiano dei Conti e il suo conseguente inserimento nel percorso espositivo del museo, rappresenterebbe una conquista sia per la stessa istituzione che per l’intera città di Gorizia e di tutto il suo pubblico.

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