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Milano non è solo il Salone del Mobile: le mostre da vedere in città

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Artsupp

Fino a Domenica 12 Giugno, Milano vive il fermento del Salone del Mobile, ma la città ha molto altro da offrire.

Ecco, quindi, cinque mostre che vale la pena visitare.

L’inizio del tempo. Le ricerche spazialiste di Arnaldo Pomodoro dal 6 marzo al 18 dicembre 2022 alla Fondazione Arnaldo Pomodoro

L’inizio del tempo. Le ricerche spazialiste di Arnaldo Pomodoro è in corso presso la Fondazione Arnaldo Pomodoro fino al 18 dicembre. 

La mostra apre la serie di Open Studio: allestimenti temporanei negli ambienti dello Studio di Arnaldo Pomodoro che approfondiscono i periodi poco conosciuti della ricerca dell’artista, esponendo opere, documenti e materiali d’archivio originali.

La mostra espone l’opera L’inizio del tempo n. 2, un grande bassorilievo in piombo, zinco e stagno. Qui Pomodoro, che ha già superato la fase dell’informale, indaga lo sviluppo spaziale di una superficie concreta e consistente.


Sono inoltre esposte sculture, disegni e studi progettuali che raccontano il periodo di attività tra il 1957 e il 1964, fino ad arrivare alla realizzazione del Grande omaggio alla civiltà tecnologica per la facciata dell’Università Popolare di Colonia.

Nel Grande omaggio, Pomodoro porta nella scultura, sulla vasta superficie di cemento e bronzo, una trafittura di tocchi, incavi, nodi, orme e impronte: un linguaggio illeggibile, ricco di storia, quasi simbolico e al contempo premonitore dei circuiti dei primi “cervelli elettronici”.

Restauro dell’Inizio del tempo n.2, 2021, Fotografia

Metaspore, Anicka Yi dal 24 febbraio al 24 luglio 2022 al Pirelli Hangar Bicocca

Metaspore è la mostra personale di Anicka Yi, in corso al Pirelli Hangar Bicocca fino al 24 Luglio 2022. La mostra è curata da Fiammetta Griccioli e Vicente Todolí. 

Anicka Yi è un’artista contemporanea di organi coreane, nasce infatti a Seoul nel 1971 ma da anni vive e lavora a New York

Si è affermata come una delle figure più innovative e interessanti nel panorama contemporaneo. Yi affronta temi quali la filosofia, la biologia, la politica e la fantascienza.

Metaspore”  espone oltre venti installazioni di Anicka Yi, creazioni multiformi che scardinano i confini tra scienza e arte, tra organico e sintetico, tra umano e non umano, indagando i concetti di metamorfosi, interdipendenza, ecosistema e simbiosi.

La mostra vuole anche essere un’esperienza sensoriale e percettiva per i visitatori grazie ad odori, forme mutanti ed elementi biologici disorientanti.

Le Pain Symbiotique
Anicka Yi
2014 | PVC, proiettore, video monocanale, glicerina, resina, impasto, polvere pigmentata, plastica

Elisa Sighicelli As Above, So Below dal 29 marzo al 03 luglio 2022 alla Galleria d’Arte Moderna di Milano

La Galleria d’Arte Moderna di Milano presenta la mostra personale di Elisa Sighicelli As Above, So Below, con delle opere nuove in esposizione.

La mostra, infatti, riunisce un nucleo di circa 25 immagini tra stampe fotografiche su carta, una stampa su gesso e due sculture provenienti dal deposito sculture della GAM di Milano.


Elisa Sighicelli racconta i depositi del museo, abitati da circa 800 oggetti scultorei, si tratta di gessi, bronzi, marmi, cere, corpi mutilati, languide figure femminili, epigrafi, condottieri e cimeli funerari.

As Above, So Below riflette il concetto di rispecchiamento tra il comportamento umano e quello suggerito dalle sculture, ma anche il riconoscimento della corrispondenza tra un ordine superiore e una diversa dimensione sotterranea. Alla base di questo lavoro il rapporto tra fotografia e oggetto, tra immagine e reale, tra scultura e umanità.

L’artista sceglie infatti di misurarsi con il deposito indagando le potenzialità espressive di opere singole o in gruppo, rivelando in accostamenti casuali interessanti relazioni formali e dialoghi silenziosi.

Elisa Sighicelli, As Above, So Below

Henri Cartier – Bresson Cina 1948-49 | 1958 dal 18 febbraio al 03 luglio 2022 al Mudec di Milano

Il Mudec presenta  Henri Cartier-Bresson. Cina 1948-49 | 1958, uno dei più importanti protagonisti culturali del ‘900, considerato il pioniere del fotogiornalismo.

La mostra “Henri Cartier-Bresson. Cina 1948-49 | 1958”, visitabile fino al 3 luglio 2022 è stata realizzata grazie alla collaborazione della Fondazione Henri Cartier-Bresson e riunisce un eccezionale corpus di fotografie e documenti di archivio del fotoreporter francese: oltre 100 stampe originali insieme a pubblicazioni di riviste d’epoca, documenti e lettere provenienti dalla collezione della Fondazione HCB.

Viene raccontata la Cina, un viaggio senza precedenti attraverso due momenti-chiave nella storia del paesela caduta del Kuomintang (1948-1949) e il “Grande balzo in avanti” di Mao Zedong (1958). Un momento importante nella storia del fotogiornalismo mondiale, vissuto attraverso il personale approccio del maestro Cartier-Bresson, il quale per primo evidenzia –attraverso l’occhio del suo obiettivo – temi importanti del cambiamento nella storia contemporanea cinese, riuscendo a presentare al mondo occidentale anche aspetti tenuti nascosti dalla propaganda di regime come lo sfruttamento delle risorse umane e l’onnipresenza delle milizie.

In Lui Chi Chang, la via dei negozi di antiquariato, la vetrina di un venditore di pennelli.
Henri Cartier-Bresson
1948 | Fotografia

Blank dal 9 Giugno al 22 Luglio 2022 alla Fondazione ICA

Fondazione ICA Milano presenta, da giovedì 9 giugno a venerdì 22 luglio 2022, la mostra BLANK, curata da Johana Carrier e Joana P. R. Neves. La retrospettiva itinerante è dell’omonima artista italo-tedesca Irma Blank ed è parte di un percorso che prevede delle iterazioni, ciascuna orientata ad approfondire un lato della produzione dell’artista e adattata alla sede di riferimento.

La Fondazione ICA a Milano è l’ultima tappa della mostra e non a caso è a Milano, città dove l’artista vive e lavora dal 1973. 

Le opere si focalizzano sull’identità e l’auto-riflessione critica attraverso l’uso di linguaggi disegnati e privi di parole, caratteristiche dell’intero operato dell’artista.

Blank, dal suo trasferimento in Sicilia nel 1955, inizia a lavorare su una prima serie di opere introspettive e da’ inizio ad una ricerca artistica che la accompagnerà per tutta la vita, fondata su calligrafie nate dalla sua fantasia e spogliate da vincoli di significato. la così detta “scrittura asemica o semantica”, espressione universale scrittura e disegno.

La creatività radicale di Blank la spinge a lavorare, oltre che con la pittura e il disegno, con media tra loro molto diversi tra cui la serigrafia, il suono, la performance e l’installazione.

Gehen, Second life, Ways, Irma Blank, 2020 | Pennarello su carta

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