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Collezione Maramotti: arte contemporanea di famiglia

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Artsupp

La Collezione Maramotti è una collezione privata di arte contemporanea aperta al pubblico dal 2007 a Reggio Emilia, presentata negli spazi di un grande edificio brutalista concepito negli anni ’50 come sede originale di Max Mara, una delle più conosciute case di moda internazionali.

Il fondatore dell’azienda, Achille Maramotti, dà inizio alla sua raccolta d’arte contemporanea fin dai primi anni ’60 e nei decenni successivi prende forma l’idea di condividerla con un pubblico di appassionati, gratuitamente e su prenotazione, per favorire un’esperienza di visita profonda e personale: pochi visitatori per volta, un tempo calmo, una fruizione individuale, estetica e intellettuale, delle opere d’arte.

Collezione Maramotti, Reggio Emilia Ph. Bruno Cattani/Foto Superstudio

La Collezione permanente

Oltre duecento opere sono esposte in permanenza al primo e al secondo piano della Collezione, dalla fine degli anni ’40 al 2017. Il percorso è lo specchio dell’esplorazione del collezionista attraverso numerosi movimenti artistici che hanno segnato la seconda metà del novecento: dall’Informale alla pop art italiana, dall’Arte Povera alla Transavanguardia, fino al neoespressionismo e alla New Geometry. Più di cento artisti sono rappresentati nelle oltre quaranta sale dell’esposizione permanente. Vito Acconci, Alberto Burri, Enzo Cucchi, Anselm Kiefer, Jannis Kounellis, Piero Manzoni, Mario Merz, Mimmo Paladino, Claudio Parmiggiani, Michelangelo Pistoletto, Ross Bleckner, Julian Schnabel: sono solo alcuni dei nomi che si incontrano durante la visita, oggi tra i più conosciuti protagonisti dell’arte contemporanea.

La pittura è uno dei principali fil rouge della raccolta, che include tuttavia anche diverse sculture e installazioni. Un principio ha guidato le scelte del collezionista: queste opere introducevano, all’epoca della loro realizzazione e acquisizione, elementi di sperimentazione e di novità nella ricerca artistica contemporanea. Lo stesso principio è ancora oggi alla base del programma di inviti e commissioni a giovani artisti per la creazione di nuovi progetti espositivi.

Mostre e progetti temporanei

Fin dalla sua apertura al pubblico la Collezione Maramotti ha collaborato con artisti internazionali emergenti e mid-career, spesso alla prima esposizione personale in Italia, invitandoli a creare mostre specificamente concepite per gli spazi della Collezione. Dal 2008 al 2020, sono stati presentati quasi quaranta progetti temporanei e molte delle nuove opere realizzate sono diventate parte del patrimonio: la Collezione Maramotti è in costante crescita, si configura come una “living collection” che continua a sostenere l’evoluzione dell’arte contemporanea attraverso un dialogo diretto con gli artisti e promuovendone la ricerca.

Svenja Deininger, Two Thoughts Veduta di mostra, Collezione Maramotti, 2020 Ph. Andrea Rossetti

Nel 2019, dieci progetti temporanei (Enoc PerezGert & Uwe TobiasJacob KassayKrištof KinteraJules de BalincourtAlessandro PessoliEvgeny Antufiev, Thomas Scheibitz, Chantal Joffe, Alessandra Ariatti) sono stati riallestiti in forma semi-permanente al secondo piano della Collezione, per offrire una panoramica sul work in progress portato avanti nel corso degli anni. A questo programma di nuovi progetti, si sono affiancate diverse mostre tematiche con opere dall’archivio della Collezione, mostra fotografiche – in occasione del festival Fotografia Europea a Reggio Emilia – e progetti delle artiste vincitrici del Max Mara Art Prize for Women, in collaborazione con Whitechapel Gallery.

Mollino/Insides Veduta di mostra, Fotografie di Carlo Mollino, Collezione Maramotti, 2020 Ph. Roberto Marossi

Nato nel 2005, il Max Mara Art Prize for Women riflette lo stretto rapporto di Max Mara sia con il mondo femminile che con quello dell’arte. Il premio biennale, aperto a ogni forma di espressione artistica, è dedicato a giovani artiste che vivono e lavorano nel Regno Unito, alle quali sono offerti tempo e sostegno economico per sviluppare un nuovo ambizioso progetto.

Il Premio è presieduto da Iwona Blazwick, direttrice della prestigiosa Whitechapel Gallery di Londra. La giuria del premio, che viene rinnovata a ogni edizione, è composta da quattro donne protagoniste della scena artistica britannica. L’artista che viene nominata vincitrice trascorre sei mesi di residenza in Italia – durante i quali è seguita e supportata dalla Collezione Maramotti – per esplorare, fare ricerca, entrare in contatto diretto con la cultura e la storia del nostro paese, sviluppare il proprio potenziale creativo e realizzare una nuova produzione artistica. Il suo progetto è poi esposto alla Whitechapel Gallery e in seguito alla Collezione, che anche lo acquisisce.

Laure Prouvost, Farfromwords. Car mirrors eat raspberries when swimming through the sun, to swallow sweet smells
Veduta di mostra, 2013 © the artist Ph. Dario Lasagni

Le vincitrici delle prime otto edizioni del premio sono state: Margaret Salmon, Hannah Rickards, Andrea Büttner, Laure Prouvost, Corin Sworn, Emma Hart, Helen Cammock ed Emma Talbot.

Performance e danza

Dal 2009 la Collezione Maramotti collabora con i Teatri di Reggio Emilia per presentare, nella cornice del Festival Aperto, spettacoli di danza all’interno dei propri spazi. Nel corso degli anni, diversi coreografi di fama internazionale sono stati invitati a creare performance site specific per la Collezione, a sviluppare un dialogo coreutico con le opere d’arte e l’architettura dell’edificio. Dalla Trisha Brown Dance Company a Dimitris Papaioannou, queste performance hanno dato vita a momenti irripetibili di incontro e scambio fra energie e linguaggi diversi.

Dimitris Papaioannou, Sisyphus / Trans / Form, Performance site specific, Collezione Maramotti, 2019 Ph. Julian Mommert

Atelier dell’Errore BIG

Atelier dell’Errore BIG è un’alta scuola di specializzazione e professionalizzazione nell’ambito delle arti visive nata nel 2015 dall’esperienza di Atelier dell’Errore, laboratorio di arti visive dedicato ai bambini certificati dalla Neuropsichiatria Infantile. Fin dalla sua costituzione l’Atelier dell’Errore BIG è stato ospitato negli spazi della Collezione Maramotti. Dalla collaborazione con la Collezione e con Max Mara sono nati alcuni importanti progetti espositivi ed editoriali dell’Atelier, la cui espressione, come collettivo artistico, si concentra su disegno e performance.

Atelier dell’Errore, Più penetrante di un cristallo di radio 01, 2017-2018, negativoscopio (particolare), © gli artisti
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