Palazzo Doria Pamphilj con Henry James e Daisy Miller

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Henry James, tra i capostipiti della letteratura inglese tra l’ottocento e il novecento, nell’estate del 1878 pubblica Daisy Miller, romanzo in gran parte ambientato a Roma, tra le cui pagine compare Palazzo Doria Pamphilj.

Daisy Miller è la storia di una ragazza americana, Daisy appunto, che arrivata in Europa rimane affascinata dal vecchio continente e dalla buona società alla quale desidera fortemente appartenere, fallendo.

Daisy Miller, dall’omonimo film del 1974 di Bogdanovich

Come anticipato, il romanzo pur iniziando in Scozia si sviluppa per la gran parte a Roma dove Daisy si reca con la madre, il fratello minore e Mr. Winterbourne, suo corteggiatore.

A Roma, Daisy visita Palazzo Doria Pamphilij e come lei anche Mr. Winterbourne. A questo punto, James scrive:

(….) Incontrò un giorno sul Corso un amico, turista come lui, che era appena uscito da Palazzo Doria, dove aveva passeggiato per la bella Galleria. Il suo amico parlò un attimo del superbo ritratto di Innocenzo X di Velasquez che è appeso in uno degli armadi del palazzo (…)

Il quadro citato da James è un’opera di Velasquez, realizzata su commissione del Papa in persona.

Ritratto di Innocenzo X, Velasquez, Palazzo Doria Pamphilj

Il ritratto di Innocenzo X è ancora oggi conservato nella Galleria Doria Pamphilj, nello stesso posto dove Henry James lo descrive, ammirato dai suoi personaggi.

Inoltre, secondo una leggenda che circonda il dipinto, prima di commissionarlo a Velasquez il Papa volle essere sicuro del suo talento e chiese all’artista di dimostrargli le proprie abilità: così Velasquez gli mostrò un ritratto che aveva appena concluso, il ritratto del suo servitore, Juan de Pareja.

Convintosi del talento pittorico di Velasquez, alla fine il Papa gli commissionò il lavoro.

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