Vesuvius: Andy Warhol e Napoli

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Andy Warhol e Napoli

Andy Warhol, artista americano e fondatore della Pop-Art, visita per la prima volta a Napoli nel 1975 su invito di Lucio Amelio, gallerista, collezionista e curatore.

I due si erano conosciuti a New York l’anno prima e divennero presto amici, tanto che Warhol raffigurò Amelio in diverse sue serigrafie.

Warhol colse subito il fascino della città di Napoli tanto da definirla come la New York italiana, vittima dello stesso declino ma anche dalla stessa vitalità.

Oggi, a conferma dello stretto legame tra l’artista e la città partenopea, è conservata al Museo Capodimonte di Napoli una delle sue opere più iconiche, raffigurante proprio il simbolo della città: il Vesuvio. 

Vesuvius di Andy Warhol

Il coloratissimo Vesuvius di Andy Warhol fu esposto in occasione della sua mostra personale dal titolo “Vesuvius by Andy Warhol” che si tenne al Museo di Capodimonte nel 1985, voluta e curata dallo stesso Amelio.

Warhol seguendo l’estetica della Pop Art, caratterizzata da colori vivaci e forti, ripropone l’immagine del vulcano secondo questi nuovi canoni.

Per realizzare l’opera prese ispirazione da una cartolina e ne creò diciotto edizioni, tutte realizzate a mano, ognuna di esse con colori e toni differenti per immortalare il vulcano in diversi momenti e cercare l’effetto di una sua eruzione.

Il ritorno alla pittura a mano non è da sottovalutare: Warhol aveva abbandonato questa tecnica già da diversi anni e riproporla per le opere dedicate a Napoli sottolinea sicuramente un affetto e un maggiore coinvolgimento emotivo.

Vesuvius, Andy Warhol, Museo Bosco di Capodimonte

Perché il Vesuvio

L’opera, che non sarebbe altro se non un’immagine stereotipata del Vesuvio, acquisisce una nuova veste grazie ai colori accesi utilizzati da Warhol.

L’ estrema carica cromatica dell’opera non è casuale.

Vuole essere una metafora sia del carattere impetuoso di una città come Napoli sia della violenza distruttrice di cui la natura può essere capace. Proprio questo dualismo fu uno dei principali motivi per i quali Warhol si avvicinò artisticamente alla città italiana e decise di renderla protagonista della sua arte.

L’artista prende dunque in prestito un tema ricorrente dell’iconografia tradizionale del vedutismo partenopeo, in precedenza già dipinto da grandi artisti del passato come Joseph Wright of Derby e JMW Turner e lo rende Pop grazie all’irruenza del gesto e alla forza espressiva dei colori industriali che rendono l’immagine del Vesuvio in eruzione una presenza minacciosa e oppressiva.

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