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World Press Photo 2023 a Palazzo delle Esposizioni di Roma

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Artsupp

Palazzo delle Esposizioni di Roma ospita da oggi, 5 Maggio fino al 4 Giugno, la 66° edizione del World Press Photo 2023 .

La mostra ospiterà le foto arrivate in finale nell’ambito del prestigioso premio di foto giornalismo, che premia ogni anno diversi fotografi professionisti per i loro migliori scatti contribuendo a costruire la storia del giornalismo visivo mondiale.  

Le foto selezionate in mostra sono state scelte tra 60.000 immagini e progetti inviati da 3.752 fotografi provenienti da ben 127 paesi.

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Tra i fotografi del World Press Photo esposti in mostr, ricordiamo:

Evgeniy Maloletka, autore di uno scatto straziante del marzo 2022 durante l’assedio di Mariupol in Ucraina.

Il soggetto dello scatto è una donna incinta trasportata in barella fuori dal reparto maternità di un ospedale danneggiato nel corso di un attacco aereo russo. La donna gravemente ferita è deceduta mezz’ora dopo aver partorito il corpo senza vita del figlio.

Vincitore del World Press Photo Story of the Year è stato invece Mads Nissen, fotografo danese, con la sua storia The Price of Peace in Afghanistan: nove inquietanti e allo stesso tempo bellissime foto, vuole ricordare le difficoltà quotidiane del popolo afghano che vive sotto il regime dei talebani in assenza di aiuti internazionali.

Alpaqueros, Alessandro Cinque, 2022, Fotografia

Ad aggiudicarsi il World Press Photo Long-Term Project Award, è stato Battered Waters della fotografa armena Anush Babajanyan, per VII Photo/National Geographic Society.

Il progetto mette in luce l’impatto della siccità e della gestione dell’acqua in Tagikistan, Kirghizistan, Uzbekistan e Kazakistan dopo la caduta dell’ Unione Sovietica e mostra il potente spirito di resilienza delle popolazioni costrette ad adattarsi alla nuova realtà.

World Press Photo Open Format Award è invece stata assegnato al fotografo egiziano Mohamed Madhy con Here, The doors don’t know me dove narra la storia di una comunità di pescatori che sta scomparendo nel quartiere di Al Max ad Alessandria d’Egitto. Il lavoro è strutturato a più livelli, che si compone di un approccio fotografico, di materiale d’archivio dei residenti, di lettere, disegni scritti a mano, video e suoni.

Qui le porte non mi conoscono Mohamed Mahdy 2022 Fotografia

Infine, tra le menzioni d’onore ci sono anche quelle per l’italiano Simone Tramonte con Net- Zero Transition e Alessandro Cinque con Alpaqueros progetto dedicato alle evoluzioni delle famiglie in bilico tra sopravvivenza, tradizioni e sostenibilità.

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