Roma: cinque mostre imperdibili

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Questa settimana è Roma la città delle mostre imperdibili: dal disegno, alla fotografia fino alla video arte. Ce n’è davvero per tutti e noi ve le raccontiamo.

Disney. L’arte di raccontare storie senza tempo a Palazzo Barberini fino al 25 Settembre 

Palazzo Barberini, a Roma, accoglie “Disney. L’arte di raccontare storie senza tempo” a cura della Walt Disney Animation Research Library, con la collaborazione di Federico Fiecconi, storico e critico del fumetto e del cinema di animazione.

C’è Walt Disney, pioniere del “c’era una volta”, che ha accompagnato intere generazioni di bambini. Con il suo estro, ha creato cartoni come Biancaneve, i Sette Nani, Pinocchio e Fantasia. 

Disney. L’arte di raccontare storie senza tempo” include opere originali provenienti dagli Archivi Disney: spaziando dai film più celebri come Hercules La Sirenetta, fino a quelli di ultima generazione come Frozen 2 – Il Segreto di Arendelle

La mostra, grazie al suo percorso con triplice chiave di lettura, accompagna il visitatore tra i capolavori di Walt Disney andando a spiegare anche i miti, le leggende medievali, il folklore, le favole e le fiabe che sono alla base dell’ispirazione creativa. 

Sono infatti queste le sezioni tematiche della mostra, dove sono esposti anche i bozzetti preparatori  con lo studio dei personaggi, delle ambientazioni e delle trame narrative.

Pinocchio, 1940, Stampa su carta

Jago a Palazzo Bonaparte fino al 3 Luglio 

Palazzo Bonaparte a Roma ospita Jago dal 12 marzo al 3 luglio 2022.

La mostra, curata dalla Professoressa Maria Teresa Benedetti , è dedicata all’artista italiano.

Jago, pseudonimo di Jacopo Cardillo, classe 1987, è noto al livello internazionale come The Social Artist per le sue innate capacità comunicative e il grande successo che riscuote sui social.

L’artista è una star soprattutto tra i più giovani, che lo seguono con sincera ammirazione grazie anche alle dirette streaming e al materiale foto e video che racconta il processo di realizzazione di ogni sua opera, rendendone gli spettatori partecipi.

Jago espone a Palazzo Bonaparte tutte le sue opere: dai piccoli sassi di fiume scolpiti (da Memoria di Sé a Excalibur), fino alle sculture monumentali come la Pietà, passando per le opere più mediatiche quali il Papa (Habemus Hominem).

Figlio velato, Jacopo Cardillo, detto Jago, 2019, Marmo

Daido Moriyama con Shomei Tomatsu Tokyo Revisited al Museo MAXXI fino al 16 Ottobre

Daido Moriyama e il suo maestro Shomei Tomatsu, scomparso nel 2012, sono considerati i maggiori esponenti della fotografia di strada Giapponese. Fino al 16 Ottobre sono al MAXXI con la mostra Tokyo Revisited.

Protagonista degli scatti in mostra è appunto Tokyo, una delle città cosmopolite più affascinanti del mondo e fonte inesauribile per l’ispirazione artistica. Daido Moriyama e Shomei Tomatsu, immortalano frammenti della società giapponese del dopoguerra e della sua conseguente evoluzione nel periodo successivo. 

Tomatsu lavora attivamente catturando scene socialmente e politicamente coinvolgenti. Moriyama, invece, approfondisce la gioia e l’entusiasmo prodotti dalla società del consumo

Durante la mostra, i visitatori sono invitati a “rivisitare” Tokyo fisicamente, connettendola con la realtà romana: una città in bilico tra l’eterna negoziazione con le sue rovine storiche, e proiezioni futuristiche per il domani.

Monochrome, Daido Moriyama, 2008 , Fotografia

Crazy. La follia nell’arte contemporanea al Chiostro del Bramante fino all’8 Gennaio 2023

CRAZY. La follia nell’arte contemporanea, progetto di Dart – Chiostro del Bramante a cura di Danilo Eccher, è al Chiostro del Bramante fino all’8 Gennaio 2023.

Sono ben 11 le installazioni site specific di 21 artisti di rilievo internazionale che invadono gli spazi esterni e interni del Chiostro del Bramante a Roma.

La percezione del mondo è il primo segnale di instabilità, il primo contatto fra realtà esterna e cervello, fra verità fisica e creatività poetica, fra leggi ottiche e disturbi neurologici.

Non c’è quindi un percorso ordinario per fruire della mostra che, come una violenta e colorata onda d’urto, invade ogni stanza accessibile del Chiostro. 

Il tutto si riassume in una narrazione complessa, soggettiva, obliqua; un’atmosfera inclusiva e partecipativa; una distribuzione di opere e spazi isolati e autonomi in tutti i luoghi disponibili, anche invadendo locali solitamente esclusi dai percorsi.

Tra gli artisti esposti troviamo Carlos Amorales, Hrafnhildur Arnardóttir / Shoplifter, Massimo Bartolini, Gianni Colombo, Petah Coyne, Ian Davenport, Janet Echelman, Fallen Fruit / David Allen Burns e Austin Young, Lucio Fontana, Anne Hardy, Thomas Hirschhorn, Alfredo Jaar, Alfredo Pirri, Gianni Politi, Tobias Rehberger, Anri Sala, Yinka Shonibare, Sissi, Max Streicher, Pascale Marthine Tayou, Sun Yuan & Peng Yu.

Fallen Fruit, David Allen Burns; Austin Young, 2022 , Vinile stampato, tessuto stampato

Bill Viola. Icon of light a Palazzo Bonaparte fino al 26 giugno 

BILL VIOLA. Icons of light è la mostra visitabile a Roma Palazzo Bonaparte che, dedicata al più grande artista della video arte degli anni 70, Bill Viola.  

Palazzo Bonaparte, che fu dimora di Madama Letizia Ramolino Bonaparte, madre di Napoleone, è la cornice per le opere di Viola, tra le quali Ascension (2000) e i celeberrimi Water Portraits (2015).

Icons of light, a cura di Kira Perov, è concepita come un percorso emozionale che prevede l’esposizione di 10 lavori di Bill Viola e rappresenta un momento di riflessione sull’iperbole concettuale dell’artista statunitense che realizza lavori rivolti alla dicotomia vita/morte e legati indissolubilmente dai contrasti tra oriente e occidente. 

Una mostra sintesi emblematica del lavoro di Viola e dello sviluppo storico della stessa video-arte: attraverso le più conosciute videoinstallazioni e videoproiezioni, la retrospettiva narra quelli che possono essere definiti i viaggi più intimi e spirituali dell’artista attraverso il mezzo elettronico.

BILL VIOLA. Icons of light

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