Torino presenta le mostre da visitare in città nel 2022 : storia del cinema, fotografia, civiltà antiche, l’arte del disegno e arte moderna, non c’è più nessuna scusa per non approfittarne.
Dario Argento The Exhibit dal 06 aprile al 16 gennaio 2023 – Museo Nazionale del Cinema di Torino
Dario Argento, maestro indiscusso del cinema, sceneggiatore e produttore, è al Museo Nazionale del Cinema di Torino, che ha sede nella splendida cornice della Mole Antonelliana, fino al 16 Gennaio 2023 con “Dario Argento – The Exhibit” a cura di Domenico De Gaetano e Marcello Garofalo.
“Dario Argento – The Exhibit” ripercorre cronologicamente tutta la produzione e la carriera di Dario Argento, dagli esordi con il film L’uccello dalle piume di cristallo del 1970, fino al suo ultimo lavoro Occhiali neri del 2022.
Dario Argento, regista a confine tra il cinema d’autore e avanguardia, è presentato in mostra attraverso un riassunto delle tematiche che ricorrono nei suoi lavori, grazie a curiosità, citazioni, fotografie, sequenze filmiche, bozzetti, manifesti, costumi, creature meccanizzate e colonne sonore.
“Dario Argento – The Exhibit” esamina gli aspetti che nel corso degli anni, hanno contribuito a definire l’estetica che lo ha reso unico del mondo del cinema.
In mostra anche alcune delle opere di maison di alta moda che hanno realizzato per Argento costumi e gioielli, insieme alle creazioni di maestri italiani degli effetti speciali.
“Dario Argento – The Exhibit” ci accompagna all’interno del mondo spettrale e macabro del re degli incubi.
Capolavori della fotografia moderna 1900-1940 fino al 26 Giugno 2022 – Camera Centro Italiano per la fotografia
CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia presenta “Capolavori della fotografia moderna 1900-1940. La collezione Thomas Walther del Museum of Modern Art, New York”.
Torino ospita la mostra fino al 26 giugno 2022 e accoglie una straordinaria selezione di oltre 230 scatti della prima metà del XX secolo, considerati capolavori assoluti e realizzati da ben 121 leggendari fotografi.
Capolavori della fotografia moderna 1900-1940, unisce nomi e immagini iconiche di fotografi americani tra cui Alfred Stieglitz, Edward Steichen, Paul Strand, Walker Evans o Edward Weston e europei come Karl Blossfeldt, Brassaï, Henri Cartier-Bresson, André Kertész e August Sander.
La collezione Walther, da cui prende forma la mostra, raccoglie e valorizza anche il lavoro di fotografe donne come Berenice Abbott, Marianne Breslauer, Claude Cahun, Lore Feininger, Florence Henri, Irene Hoffmann, Lotte Jocobi, Lee Miller, Tina Modotti, Germaine Krull, Lucia Moholy e Leni Riefenstahl.
Oltre ai capolavori della fotografia del Bauhaus (László Moholy-Nagy, Iwao Yamawaki), del costruttivismo (El Lissitzky, Aleksandr Rodčenko, Gustav Klutsis), del surrealismo (Man Ray, Maurice Tabard, Raoul Ubac) troviamo anche le sperimentazioni futuriste di Anton Giulio Bragaglia e le composizioni astratte di Luigi Veronesi, due fra gli italiani presenti in mostra insieme a Wanda Wulz e Tina Modotti.
Invito a Pompei fino al 29 Agosto 2022 – Palazzo Madama
Palazzo Madama presenta la mostra Invito a Pompei, curata da Palazzo Madama e dal Parco Archeologico di Pompei.
La mostra è un vero e proprio invito a visitare le case di Pompei, immaginandosi come potevano essere in origine e cogliere quali erano le atmosfere, gli arredi, gli oggetti di uso comune e anche le decorazioni più in voga.
Il percorso espositivo si sviluppa all’interno della Sala del Senato e poi attraverso gli ambienti maggiormente rappresentativi delle case più lussuose della Pompei del I secolo d.C.
Visitare la mostra è un’opportunità per fare un tuffo nel passato, fino al 79 d.C anno in cui il Vesuvio pose fine a una delle civiltà più floride dell’antichità.
Oggi di Pompei ci rimane solo una parte che, nonostante l’inestimabile valore storico, è lo scheletro del suo antico splendore. Invito a Pompei riesce a fermare il tempo facendoci tornare a vivere com’era la normalità della vita quotidiana alle pendici del Vesuvio.
Il percorso espositivo si apre con il plastico di fine Ottocento della Casa del Poeta Tragico, opera che ha sa secoli stimolato l’immaginario di viaggiatori e artisti del Grand Tour.
La mostra prevede oltre 120 opere, in cui sono incluse arredi, statue, gioielli, bronzi, vetri e apparati decorativi.
È presentata al visitatore in un itinerario tra gli spazi domestici come ad esempio l’atrio, il triclinio, il peristilio con il giardino e le stanze da letto. La mostra termina con i drammatici calchi di alcune vittime.
Invito a Pompei è una visita a 360 gradi negli ultimi giorni di vita della città ai piedi del Vesuvio.
NEL SEGNO DI RAFFAELLO Disegni del Rinascimento italiano dalle collezioni della Biblioteca Reale fino al 17 Luglio 2022 – Musei Reali di Torino
I Musei Reali di Torino ospitano, fino al 17 Luglio 2022, la mostra NEL SEGNO DI RAFFAELLO Disegni del Rinascimento italiano dalle collezioni della Biblioteca Reale.
La mostra attraversa ben 70 anni di storia del disegno italiano.
Si parte da Perugino, sotto la cui guida Raffaello studiò, per poi proseguire con il contributo artistico di altri nomi del Rinascimento come Giulio Romano, Parmigianino, Peruzzi, Polidoro da Caravaggio, Bandinelli, Girolamo da Carpi.
NEL SEGNO DI RAFFAELLO è il risultato di uno studio approfondito dei materiali e dei disegni appartenenti alla Biblioteca così da poter individuare quelli effettivamente riconducibili alla cerchia dello stesso Raffaello.
È una mostra questa che permette di approfondire l’arte del disegno, espressione più intima ma ugualmente espressiva rispetto ad altre tecniche più note.
Naturecultures Arte e Natura dall’Arte povera a oggi fino al 22 settembre – OGR Torino
Naturecultures. Arte e Natura dall’Arte Povera a oggi. Dalle Collezioni della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT al Castello di Rivoli è in mostra presso le Officine Grandi Riparazioni di Torino fino al 22 Settembre.
La mostra presenta in esposizione opere di artisti appartenenti al movimento dell’ arte Povera, attivo in Italia dalla fine degli anni 60 e che raccolse tra le sua fila molti esponenti torinesi e piemontesi, come Mario Merz insieme alla moglie Marisa e Michelangelo Pistoletto.
Oltre a loro troviamo anche Giovanni Anselmo, Pier Paolo Calzolari, Piero Gilardi, Amar Kanwar, Jannis Kounellis, Agnieszka Kurant, Richard Long, Mario Merz, Marisa Merz, Giuseppe Penone, e Gilberto Zorio.
L’ arte povera si caratterizzava per l’uso di tecniche elementari e materiali altrettanto comuni, diventano un po’ un’anticipazione dell’ecologia contemporanea.
Si tratta di artisti liberi, non confinati all’interno di espressioni artistiche definiti ma pronti a sperimentare anche attraverso l’incrocio libero di medium diversi come pittura, scultura, performance, film e fotografia nella concezione più aperta possibile di installazione.
Grazie alla sinergia tra il Museo e la Fondazione, Torino e il Piemonte hanno potuto costruire in poco più di vent’anni una delle più significative raccolte d’arte contemporanea al mondo, condivisa pubblicamente.