Eusebio e i suoi Vangeli. Le origini di una biblioteca

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Eusebio di Vercelli, da Cagliari. Una vita degna di essere raccontata dal mondo del cinema. Quasi un pellegrinaggio tra le strade della cristianità tardoantica, tra ariani, concili, esili e grandi rinnovamenti alla Chiesa dell’Italia Settentrionale. Una vita da film che racconta la Biblioteca Capitolare di Vercelli oggi, partendo però dal IV secolo d. C. 

Ragioni di una mostra

In occasione dei 1650 anni dalla morte di S. Eusebio, celebrati con un fitto programma da parte dell’Arcidiocesi di Vercelli, anche il Museo del Tesoro del Duomo ha programmato una serie di iniziative volte alla valorizzazione dell’impronta culturale che il primo vescovo ha regalato ai posteri. 

Già nel 2020, nell’anno della pandemia, era prevista un’esposizione temporanea che è stata convertita in un racconto online, attraverso i social network della Fondazione Museo del Tesoro del Duomo e Archivio Capitolare. Uno storytelling che ha avuto seguito, con un’anteprima della mostra su Google Arts & Culture e con approfondimenti specifici per il pubblico, anche in collaborazione con altri enti. 

Ma dal 15 settembre e fino al 19 dicembre 2021 finalmente sarà possibile accedere al vero set della ricostruzione storica: ha finalmente aperto i battenti, presso il Museo, la mostra Eusebio e i suoi Vangeli. Le origini di una biblioteca, organizzata con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, Arcidiocesi di Vercelli, Capitolo Metropolitano di S. Eusebio, Lions Club di Vercelli e in rete con MUVV – Musei di Vercelli e Varallo e Vercelli Giovani Servizio Civile

Codex Vercellensis EvangeliorumVetus Latina

Raccontare l’uomo e l’eroe cristiano

Ma chi era Eusebio? Un uomo di chiesa, saggio e influente. Passo dopo passo ha lottato contro gli ariani, è stato protagonista nelle saghe conciliari, ha dato il via all’evangelizzazione del vercellese e di riflesso di tutto il largo circondario, cambiando profondamente il territorio.

Originario di Cagliari, nato forse sullo scorcio del III secolo o all’inizio del successivo, studiò probabilmente a Roma dove fu nominato poi vescovo di Vercelli nel 345. Primo vescovo di una larga porzione di Piemonte, tra le altre cose introdusse l’obbligo di vita comune per sè e per gli altri ecclesiastici alla ricerca di un’austerità monastica capace di dare credibilità alla sua chiesa. 

Sostenitore del cristianesimo più puro contro gli ariani, subì l’esilio a Scitopoli di Palestina, poi in Cappadocia, poi ancora nella Tebaide egiziana. Fin poi al ritorno a Vercelli, non prima di essere passato per questioni politiche e teologiche in Siria. 

Codex Vercellensis EvangeliorumLegatura

Eusebio e i primi passi della Biblioteca medievale

Personaggio esemplare, in lui possiamo intravvedere l’origine della Biblioteca Capitolare, luogo che ancora oggi, tra i 260 manoscritti medievali, conserva il Vangelo di Eusebio: il Codex Vercellensis EvangeliorumVetus Latina anteriore alla Vulgata di San Gerolamo. Detto anche Codice A il Vangelo eusebiano è in una splendida onciale tardoantica, vergata su 634 pagine di pergamena finissima. 

All’inizio del Novecento il manoscritto è stato staccato dalla sua legatura al fine di conservare in modo ottimale entrambi. La copertina da sempre esposta in Museo non è comunque quella originale, che è andata perduta, ma è un dono di Re Berengario alla Cattedrale databile alla seconda metà del X secolo. 

Biblioteca Capitolare, codice XXV

Realtà o leggenda?

La storia di S. Eusebio di Vercelli, anche attraverso il Codice A e la sua legatura, ha risuonato all’interno della Cattedrale nei secoli. La sua agiografia è stata scritta in un periodo molto lontano dalla morte, si è tramandata attraverso una serie di fonti manoscritte che, nel tempo, hanno arricchito il racconto della sua vita con episodi fantastici e leggendari. 

Intorno al Codice A stesso si sono accumulate leggende e superstizioni, grazie anche al fatto che, una volta caduto in disuso come codice liturgico, è diventato una reliquia da contatto, con tutto il carico di responsabilità devozionale che da questo deriva. 

Tra realtà e leggenda, la mostra Eusebio e i suoi Vangeli, racconta questo e molto altro, in un viaggio alla scoperta non solo di un santo, ma della storia della diocesi di Vercelli, una delle più influenti dell’Italia Settentrionale, dal IV al XIV secolo. 

Le coordinate

La mostra è visitabile durante gli orari di apertura del Museo del Tesoro del Duomo: dal mercoledì al venerdì dalle 15 alle 18, sabato dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18, domenica dalle 15 alle 18 (chiusura alla domenica per orario invernale da novembre a marzo).

In occasione dell’esposizione è possibile organizzare visite private e speciali al Codice A della Biblioteca Capitolare e ad altri manoscritti, mediante la mail info@tesorodelduomovc.it.

Biblioteca Capitolare, codice XXV
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