Cecco del Caravaggio è in mostra all’ Accademia Carrara di Bergamo, di nuovo aperta dopo importanti lavori di rinnovamento degli spazi, fino al 4 Giugno.
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Una mostra unica
Si tratta della prima esposizione mai dedicata in Italia e nel mondo a Cecco del Caravaggio, al secolo Francesco Boneri: pittore nato probabilmente nel territorio bergamasco, allievo, modello e per alcuni anche amante del Caravaggio.
È plausibile pensare che Boneri conobbe Caravaggio a Roma, dopo che quest’ultimo lasciò la residenza del cardinale Francesco Maria del Monte.
Cecco del Caravaggio è passato alla storia come un personaggio enigmatico, insofferente e anche lontano dalle cronache del suo tempo, fossero queste storiche o giudiziarie.
Con Cecco del Caravaggio arrivano opere da tutto il mondo
La mostra espone 19 dei 25 dipinti a lui attributi, insieme a due opere di Caravaggio e quelle di altri artisti che furono spunto e ispirazione per Cecco.
Per l’occasione a Bergamo, capitale della Cultura per il 2023, arrivano opere in prestito dall’Italia e dal mondo: dalle Gallerie degli Uffizi, Palazzo Pitti, il Museo del Prado di Madrid, il Kunsthistorisches Museum di Vienna, la National Gallery di Atene, la Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Barberini di Roma, la Gemäldegalerie di Berlino e tanti altri.
La riscoperta di Cecco del Caravaggio
La mostra è un’occasione per portare alla luce questo artista, riscoperto relativamente di recente grazie agli studi avviati da Gianni Papi negli anni 90.
Boneri infatti può essere incluso tra gli artisti caduti all’ombra della storia e vittime di una sorta di damnatio memoriae, nonostante il valore indiscusso delle opere.
La mostra all’Accademia Carrara offre per la prima volta uno sguardo trasversale e completo sull’operato di Cecco, per quanto su di lui e il suo lavoro ci sia ancora tanto da scoprire.
Il percorso espositivo propone i capolavori fondamentali nella ricostruzione del corpus dell’autore.
C’è anche la “Cacciata dei mercanti dal tempio“, in prestito dalla Gemäldegalerie di Berlino: un’opera che ha avuto un ruolo essenziale nel determinare il primissimo nucleo di opere da parte di Roberto Longhi e nel definire l’identità del linguaggio pittorico.