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Autunno 2022: le mostre da vedere a Torino

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Artsupp

Le mostre imperdibili dell’autunno sono a Torino: alla GAM – Galleria d’Arte Moderna di Torino, al Museo Nazionale del Cinema, ai Musei Reali, presso Camera Centro per la Fotografia Italiana e alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.

Flavio Favelli I maestri serie oro alla GAM di Torino fino al 6 Novembre

La GAM di Torino presenta I Maestri Serie Orodi Flavio Favelli.
L’esposizione conta di un’unica opera composta dai 278 fascicoli monografici della nota serie I Maestri del Colore della Fratelli Fabbri Editori, uscita nelle edicole tra il 1963 e il 1967. Evento che all’epoca, rappresentò un vero e proprio fenomeno culturale: divennero un oggetto simbolico, una dichiarazione di appartenenza a una fascia sociale in crescita, attraversata da un desiderio di cultura e di benessere intrecciati insieme.

I 278 fascicoli/collages sono esposti in tre file ad abbracciare interamente lo spazio della Wunderkammer della GAM.

Flavio Favelli ha lavorato tra grafica e taglio fotografico dei particolari pittorici. Per nascondere i volti dei dipinti, alcune delle scene o semplicemente delle porzione dei quadri Favelli ha utilizzato una o più cartine dorate dei Ferrero Rocher.

L’artista compie così un gesto forse necessario per dare un nuovo significato a delle immagini troppo note, persino troppo ammiccanti nella loro conquistata emblematicità.

 I Maestri Serie Orodi Flavio Favelli

DARIO ARGENTO The Exhibit fino al Museo Nazionale del Cinema fino al 16 Gennaio 2023

DARIO ARGENTO – THE EXHIBIT è al Museo Nazionale del Cinema fino al 16 gennaio 2023.
DARIO ARGENTO – The Exhibit propone un percorso completo attraverso la produzione di Dario Argento, partendo dagli esordi de L’uccello dalle piume di cristallo fino al suo ultimo lavoro Occhiali neri, del 2022.


Si prosegue così attraverso tutta la carriera del regista e sceneggiatore costruita sul confine tra cinema di genere e d’autore. DARIO ARGENTO – The Exhibit propone per ciascun titolo della vasta filmografia del regista curiosità, citazioni, fotografie, sequenze filmiche, bozzetti, manifesti, costumi, creature meccanizzate e colonne sonore.


Tra le collezioni esposte anche opere di maison di alta moda che per Argento hanno realizzato costumi e gioielli, e le creazioni di maestri italiani degli effetti speciali. Per la prima volta un progetto espositivo compone un completo e articolato discorso visivo sull’immaginario che il regista romano ha portato sullo schermo nel corso del proprio cinquantennale viaggio nei perturbanti territori dell’incubo.

Bozzetto originale del manifesto del film Opera

Animali a corte Vite mai viste nei Giardini Reali ai Musei Reali di Torino fino al 16 Ottobre 2022

Animali a Corte. Vite mai viste nei Giardini Reali in mostra ai Musei Reali di Torino si inserisce nell’ambito del più ampio progetto Vite sulla Terra iniziato nel 2021 con la mostra Animali dalla A alla Z.
Con Animali a Corte. Vite mai viste nei Giardini Reali, i Musei Reali intendono creare un percorso di visita innovativo nel quale le tecniche e i linguaggi dell’arte contemporanea dialoghino con la cornice dell’antica residenza.


Numerosi artisti italiani, ciascuno con il proprio linguaggio espressivo e con libera scelta di tecniche esecutive e materiali, sono stati invitati a presentare la propria interpretazione del mondo animale. Nella cornice della residenza storica, l’allestimento trasforma i Musei Reali in un luogo di meraviglia e di conoscenza, nel quale il pubblico è chiamato a muoversi come in una sorta di zoo colorato e vivace.


Tra gli artisti in mostra si trovano anche Mariagrazia Abbaldo e Paolo Albertelli, Maura Banfo, Nazareno Biondo, Nicola Bolla, Stefano Bombardieri. Jessica Carroll, Fabrizio Corneli, Cracking Art, Diego Dutto, Ezio Gribaudo, Michele Guaschino, Luigi Mainolfi, Gino Marotta, Mario Merz, Pino Pascali e Velasco Vitali.

Rigeneramento, Cracking Art, 2009,  Polietilene

La rivoluzione siamo noi Arte in Italia 1967 -1977 presso Camera-Centro italiano per la Fotografia fino al 2 Ottobre 2022

La rivoluzione siamo noi Arte in Italia 1967 -1977 è in mostra presso CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia.

Con quest’esposizione il centro continua nel suo percorso di valorizzazione del ruolo della fotografia tra i grandi linguaggi del Novecento, in questo caso concentrandosi in un decennio degli anni Sessanta e Settanta, un periodo straordinariamente ricco di stimoli visivi, intellettuali e sociali

La rivoluzione siamo noi racconta il clima di quegli anni tra sperimentazione, ricerca e invenzione di nuove forme artistiche. Protagonisti sono gli artisti, i loro volti e i loro corpi: la fotografia è la testimonianza, ad esempio, della nascita dell’Arte Povera a Torino – uno dei movimenti più importanti della seconda metà del secolo – o delle grandi manifestazioni che trasformano le mostre in eventi imprevedibili che coinvolgono intere comunità, come nel caso della storica mostra tenutasi ad Amalfi nel 1968: anni rivoluzionari in ogni ambito, che la fotografia racconta attraverso scatti divenuti iconici

I bambini giocano con la Vedova Blu, Bruno Manconi, 1968 | Fotografia

Daniela Ortiz. E coglieremo i saperi delle nostre resistenze presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo fino al 2 Ottobre 2022

La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, fino al 2 ottobre, presenta Daniela Ortiz. E coglieremo i saperi delle nostre resistenze.
La mostra presenta diversi lavori come dipinti, ricami e installazioni, che si concentrano sui temi dell’educazione infantile e della trasmissione di conoscenza come strumenti di resistenza alle forme di colonialismo storico e contemporaneo.


E coglieremo i saperi delle nostre resistenze, è una mostra che mette in dialogo una serie di opere d’arte che narrano e rivendicano quelle memorie e figure della storia anticoloniale che hanno contrastato la strategia di cancellazione dell’imperialismo. Da Fernandito Tupac Amaru, figlio dei leader rivoluzionari andini deportati Tupac Amaru e Micaela Bastidas, allə bambinə e neonatə dei territori del sud globale vittime delle violente politiche eugenetiche, le opere ritraggono e creano una memoria visiva della persecuzione nei confronti di infanzia, diritto riproduttivo e familiare di coloro che hanno affrontato il potere alimentando, curando e facendo crescere le loro comunità.

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