Il Museo degli Innocenti di Firenze ospita il grande maestro e incisore Olandese, Maurits Cornelis Escher che rimarrà in Toscana, con la mostra “Escher“, fino al 7 maggio 2023.
Escher, nel corso degli ultimi anni, è diventato uno degli artisti più rivalutati e amati in tutto il mondo, tanto che le mostre a lui dedicate hanno spesso battuto ogni record di visitatori.
Nato nel 1898 in Olanda, Escher nel 1922 visita per la prima volta l’Italia, dove poi si trasferirà e vivrà per molto tempo, visitandola da nord a sud e rappresentandola in molti suoi lavori.
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Escher in Italia
Escher durante il suo soggiorno in Italia visitò la Sicilia, la Calabria, la Campania, poi Roma e anche la Toscana, in particolare Pisa, Siena e San Gimignano.
L’Italia è anche il paese dove conosce Jetta Umiker, la quale diventerà sua moglie nel 1924.
Il Museo degli Innocenti di Firenze celebra, grazie alla mostra organizzata da Arthemisia, il suo genio inquieto e riservato, capace di realizzare – attraverso incisioni e litografie – un mondo unico, magnifico, e impossibile, dove si uniscono arte, matematica, scienza, fisica, design.
Si tratta di una ricca antologica distribuita in 200 opere, tra cui i lavori più rappresentativi che lo hanno reso celebre in tutto il mondo e che ne raccontano l’estro con le produzioni più iconiche: Mano con sfera riflettente, Vincolo d’unione, Metamorfosi II, Giorno e notte e la serie degli Emblemata, tutte appartenenti all’immaginario comune riferibile al grande artista.
La mostra di Escher rappresenta la prima grande esposizione all’interno del complesso monumentale – progettato da Filippo Brunelleschi – che ospita il Museo.
Nato per esporre le opere d’arte dell’antico Spedale, il Museo deli Innocenti è stato trasformato in un percorso che permette di scoprire un patrimonio culturale unico al mondo perché profondamente legato all’attività svolta, in passato, in favore dei bambini che non potevano essere cresciuti dalle famiglie d’origine.
Tra storia, arte e architettura, la collezione del Museo presenta opere acquisite tramite donazioni o in seguito all’accorpamento di altre istituzioni assistenziali e contiene alcuni capolavori di artisti di grande rilievo tra i quali Domenico Ghirlandaio, Luca e Andrea della Robbia, Sandro Botticelli e Piero di Cosimo, ma anche di artisti cresciuti agli Innocenti e avviati alla pittura dal priore Vincenzo Borghini come Vincenzo Ulivieri, Giovan Battista Naldini e Francesco Morandini.